sabato 30 luglio 2011

Gerlinde, Ermanno e Christian

Dai siti di montagna, tre nomi, tre storie.

Gerlinde Kaltenbrunner:
CAMPO BASE K2 NORD, Cina — Salgono sempre più in alto lungo lo sperone Nord del K2, muovendosi veloci tra una bufera e l’altra e schivando distacchi e valanghe. Gerlinde Kaltenbrunner, Ralf Dujmovits, Maxut Zhumayev e Vassily Pivtsov nei giorni scorsi hanno fatto una nuova incursione in parete, arrivando a quota 7.250 metri dove hanno installato campo 3. Ora è di nuovo tempo di riposare, ma il momento della cima è sempre più vicino.
Il gruppo di alpinisti ha passato 5 giorni e 4 notti in alta quota. Risalire fino a campo 2, 6.600 metri, installato due settimane fa, è stato tutt’altro che facile: dopo una settimana di intense precipitazioni e vento forte, ci sono stati diversi distacchi di neve e ghiaccio. La neve crostosa sui pendii ha poi reso estenunate la progressione in salita.
“Il tempo era localmente instabile – racconta la Kaltenbrunner -. Ricorrenti nevicate, forti venti, neve portata e scarsa visibilità ci hanno creato problemi durante la salita verso campo 3. Il cielo schiariva solo ogni tanto. Per fortuna sulle parti rocciose la progressione era più veloce”.
Ad attrezzare la salita fino a 7.250 metri è stata proprio l’alpinista austriaca insieme al kazako Vassiliy Pivtsov. Il resto della squadra li ha supportati con il trasporto materiali e poi al rientro con bevande calde.
“Ora le previsioni sono di forte maltempo e bufera per qualche giorno – dice ancora la Kaltenbrunner -. Noi useremo questi giorni per rilassarci, mangiare e leggere, in attesa del prossimo passo”. (http://www.montagna.tv/)

Ermanno Salvaterra:
ISLAMABAD, Pakistan — Si conclude con una delusione la spedizione in Karakorum del trentino Ermanno Salvaterra con il lombardo Andrea Sarchi, Cege Ravaschietto, Marco Majori e Bruno Mottini. Il gruppo era partito all’inizio di giugno per aprire una linea sull’inviolata cresta nord del Latok I, splendido e inarrivabile picco di 7.145 che nella storia è stato salito soltanto una volta.
Dopo un mese di silenzio e trepidante attesa per quella che era stata definita la sfida dell’anno, arriva purtroppo la notizia di un’amara rinuncia: il gruppo di Salvaterra dovrebbe rientrare in Italia proprio in questi giorni. Ma cosa ha fermato le agguerrite intenzioni della spedizione?
Secondo quanto riferito dal sito dello Sport militare alpino, che dall’inizio della spedizione segue i movimenti di Marco Majori, in forze al Centro Sportivo Esercito di Courmayeur, il gruppo sarebbe rientrato al campo base dopo aver passato 6 giorni in parete e aver raggiunto quota 5.300 metri circa.
Con due diversi approcci alla parete gli alpinisti avevano superato le difficoltà su roccia, installato un campo deposito con scorte di cibo e avevano iniziato ad assaggiare il complicato canale di ghiaccio e misto, ma non sono riusciti ad andare oltre. A rallentare la salita e creare difficoltà il maltempo, che avrebbe imperversato quasi continuamente rendendo la parete molto pericolosa e carica di neve a rischio distacchi. Pare che il gruppo abbia avuto solo un giorno di bel tempo durante il tentativo.
I pochi giorni rimasti a disposizione e il persistere del brutto tempo avrebbero indotto il gruppo a decidere per il rientro, che però non avviene a mani vuote. I cinque alpinisti, prima di ripartire, avrebbero infatti salito una via di 600 metri con difficoltà fino al 7a. (http://www.montagna.tv/)

Christian Maurer:
PRINCIPATO DI MONACO - Lo svizzero Maurer si è aggiudicato alla grande la red bull xalps 2011 arrivando in solitaria a Montecarlo dopo aver percosrso le Alpi (partendo da Salisburgo) a piedi o con il suo parapendio. Mancano due ore alla conclusione della manifestazione e la lotta per il podio è ancora aperta.
Seguire questa competizione attraverso il web è stato veramente interessante e coinvolgente.
http://www.redbullxalps.com/

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