domenica 30 aprile 2017

Ueli Steck

Ueli Steck è morto scalando una montagna. L'alpinista svizzero si stava allenando per l'attraversata Everest - Lhotse che avrebbe tentato nei prossimi giorni. La "Swisse machine" come veniva chiamato abitualmente per le sue eccezionali doti alpinistiche e atletiche è stato ricordato da molti in questi giorni dai suoi colleghi. Ho letto molto e ho trovato molto bello il commento di Tarcisio Bellò che voglio riportare in questa pagina: " comunque grazie Ueli Steck per quanto hai fatto, arricchendo in modo forse irripetibile l'alpinismo mondiale, grazie per aver sognato qualcosa di ancora superiore... Buone ascensioni."

immagine dal web

giovedì 27 aprile 2017

Mente fredda

Se il punto di partenza e di arrivo coincidono, il raggiungimento della vetta rappresenta la metà dell'opera. Il ritorno, soprattutto sulla cresta, ha la stessa difficoltà dell'andata quindi è assolutamente vietato rilassarsi, questo lo si potrà fare soltanto una volta raggiunta la terrazza del rifugio. Inforcare gli sci è comunque un sollievo ma la discesa risulta infinita a tal punto che è difficile immaginare di aver percorso la stessa strada in salita. Guardare in alto a questo punto è una soddisfazione grande perché l'esperienza appena vissuta è una di quelle che ti proietta con la mente verso nuovi progetti.




domenica 23 aprile 2017

Punta Doufur Monte Rosa (4634 m)

L'obiettivo si vede lì in alto fin dal primo metro di salita, questo aiuta o forse no. Devo dire che il percorso sci alpinistico per buona parte non è impegnativo, oserei dire quasi costante e apparentemente facile. Il mio orologio mi tiene informato sulla quota a tal punto che a 3343 m vorrei piantare una bandierina per dire che siamo alla quota di Punta Penia in Dolomiti. Guardo in alto e mi sembra di vedere un abisso capovolto. La seconda bandierina la vorrei piantare a quota 4000 a metà di un pendio generoso ma in questo caso le gambe iniziano a recriminare e quindi è meglio mantenere la concentrazione. 
La forcella che dobbiamo raggiungere sembra tanto vicina ma nonostante tutto devo ricorrere ad una tecnica ormai consolidata: cinquanta passi e una fermata, altri cinquanta e altra fermata per riprendere fiato: a volte arrivo a sessanta passi ma a volte, ahimè, mi fermo a quaranta. Arriviamo in forcella a circa 4400 metri dove ad attenderci c' è un fastidiosissimo vento che  ci impegna anche nei movimenti più elementari. A questo punto lasciati gli sci ci arrampichiamo lungo la cresta ovest per due rampe ripide ma ben scolpite dai passaggio di precedenti sciatori. Raggiungo alcuni compagni uno dei quali mi fa notare che il mio naso è diventato bianco a causa del freddo e quindi è meglio proteggerlo. 
La cresta finale si rileva impegnativa anche perché siamo oltre i 4500 m ma alle 13 e 45 raggiungo la vetta: orizzonti e pensieri sono sconfinati in misura uguale.

 Avvicinamento lungo il versante occidentale facilmente percorribile con gli sci

 Sulla Punta Dofur seduto accanto alla croce di vetta

 La Zumstein (4.563 m) in primo piano e la Punta Gnifetti con la Capanna Margherita (4.554 m)

La cresta affilata del Lyskamm orientale (4.527 m) e Lyskamm occidentale (4.481 m)

 a destra dei Lyskamm il Castore, il Polluce, il Breithorn e sullo sfondo il Monte Bianco e il Cervino

in cima al gruppo del Monte Rosa


sabato 22 aprile 2017

Avvicinamento e tramonto al rifugio

Il gruppo del Monte Rosa nelle Alpi Pennine è il massiccio montuoso più esteso delle Alpi, il secondo per altezza dopo il Monte Bianco e quello con l'altitudine media più elevata. 
Il nostro programma è chiaro e non servono grandi dettagli: la Punta Doufur con i suoi 4634 m è la terza cima delle alpi dopo Monte Bianco e, visto che non viene considerata una anticima, il Monte Bianco di Courmayeur. Dal Rifugio Monte Rosa ci vogliono 1751 metri di salita per giungere sulla vetta più alta della Svizzera con sci e ramponi.

 Stazione di Rotenboden (2815 m) e sullo sfondo al centro della foto la cima

Giacciaio del Gorner (Gornergletscher) in avvicinamento al Rifugio Monte Rosa

 Tramonto dal Rifugio Monte Rosa a 2883 m

Il Cervino (4478 m)

Zaino in spalla

Da un paio di mesi pensavo a questo giorno e a due aspetti che potevano rendere fattibile la cosa. Ma mentre sulla prima, ovvero l'organizzazione di Michele del CAI di Agordo non avevo dubbi, più incertezza nutrivo sulle condizioni del tempo che dopo un inverno di sole seguito da un mese di aprile particolarmente pazzerello, richiedeva una vera e propria dose di fortuna. La convergenza di tutti i bollettini meteo verso una finestra di bel tempo ha acceso gli entusiasmi ed ha contribuito ad innalzare la voglia di preparare lo zaino e partire... questa volta... in treno.

 Stazione di Tasch (Canton Vallese - Svizzera). In partenza per Zermatt

L'immagine più bella da Zermatt verso il Cervino o Matterhorn 

mercoledì 19 aprile 2017

Pensieri e pensieri

Ciao Frenk!!!! Oggi avresti 50 anni.
Non è facile tradurre con le parole i pensieri che mi riconducono a te.
Ci sei sempre, in ogni passo, ad ogni ascesa.
Buon compleanno Frenk.


lunedì 17 aprile 2017

Mantenimento operatività

Importante incontro al Passo Pordoi per la Stazione di Soccorso Alpino di Livinallongo per le verifiche triennali di mantenimento dell'operatività in ambiente invernale.



mercoledì 12 aprile 2017

lunedì 3 aprile 2017

Panorami

 Il Picco dei Tre Signori dalla Cima del Vento

Valle del vento - alta Val Aurina

domenica 2 aprile 2017

Ahrnerkopf - Cima del Vento (m 3.050)

Bellissima giornata di sci alpinismo in Val Aurina (BZ). Da Casere alla Ahrnerkopf lungo la valle del Vento (1500 m il dislivello positivo)