Una classica risalita con le pelli di foca partendo dal punto più basso possibile per chiudere questo anno 2023. Durante la risalita ho trovato il mitico Cesare Masarei che saliva lungo lo stesso percorso con il suo passo lento ma costante. Pensate che è stato operato ad un anca 50 giorni fa e questa di oggi non era la prima sci alpinistica della stagione. Una vera forza della natura.
Consigliatissimo giro tra le borgate dell'alto agordino. Siamo in comune di Rocca Pietore. Nonostante la quota relativamente contenuta questo è davvero un percorso panoramico. Dal punto di vista vegetazionale si caratterizza per la presenza di una macchia importante di olivello spinoso.
L'olivello spinoso è una pianta arbustiva considerata il maggior esponente del genere Hippophae e appartenente alla famiglia delle Elaeagnaceae. Questa pianta - il cui nome scientifico è Hippophae rhamnoides (sinonimo Elaeagnus rhamnoides) - è molto conosciuta per l'alto contenuto di vitamina C presente nei suoi frutti; caratteristica che l'ha portata ad essere sfruttato come integratore di questo micronutriente.
Un sentiero? Un trekking? Un percorso? io direi piuttosto un viaggio all'interno della foresta di Federa lungo il torrente omonimo per arrivare ai piedi della Croda da Lago e chiudere l'itinerario circolare con una fantastica giornata.
E'una immagine curiosa questa. Un larice ancora in veste autunnale ci fa capire esattamente, grazie alla neve, da dove spira il vento
Dal campo base del Col di Lana (imbiancato) si vedono cime cariche di neve. Gli aghi dei larici non rimangono mai sopra la neve però. Vedremo.
Dopo aver visto le incredibili immagini di Angelika Rainer alle prese con le vie di dry tooling mi è venuta voglia di andare a curiosare in questo luogo.
dal sito www.angelika-rainer.com
'A line above the sky’, un nome di una via che ti può solo far sognare; ed è proprio così!
Si tratta sicuramente della “kingline” nella grotta Tomorrows World,
via che ne attraversa interamente tutto il tetto orizzontale per finire
al bordo più lontano, dove chi ti fa sicura comincia a diventare molto
piccolo.
Quando ti trovi alla partenza, vedi una fila di rinvii che
penzolano nel vuoto, ben 27 per essere precisi, la sua lunghezza pari a
40 metri, ed il fatto che 3/4 di questi sono su un tetto completamente
orizzontale, ti mettono addosso tanta ansia, ma è decisamente una via
che affascina e che ti carica.
Dopo essere stata a Tomorrows World per la prima volta nel Febbraio
del 2016 ed aver provato la via insieme a Gaetan Raymond e Tom Ballard,
ero convinta di volerla fare, ma sembravo ancora lontanissima dal
riuscirci. Alcuni movimenti sono lunghissimi ed ero riuscita a malapena a
fare i singoli. Così ho deciso di avvicinarmi alla via provando le
varianti più facili che partono o finiscono insieme al D15, e si
incrociano nel tetto. Dopo aver aggiunto il penultimo pezzo del puzzle
con ‘Je Ne Sais Quoi’ D14+ a fine ottobre, ormai mancava solo questa: la
grande linea.
Il 22 ottobre appena sveglia con l’aria che entrava nel mio furgo
dove avevo appena dormito, ho subito sentito che sarebbe stato iil
giorno giusto; ho lottato, ho sghisato, ho lanciato e tenuto duro anche
quando pensavo di cadere come una mela dall’albero, ed infine ho
rinviato la catena di ‘A Line Above The Sky’.
E' la via di Drytooling più difficile che ho chiuso, e diventa anche
la prima salita femminile al mondo di questo grado. Incredibile quanto
mi senta felice soddisfatta ma anche incredula, di averla chiusa già ad
inizio stagione! Ora la strada è in discesa, e credo che ci sarà tanto
altro da fare, ma soprattutto, divertirsi!
Per tre volte campionessa del mondo di arrampicata su ghiaccio, per due volte vincitrice della coppa del mondo, prima ripetizione della via "Italia 61" sul Piz Ciavazes (8A), vincitrice dell'unica edizione del Red Bull Withe Cliff, prima donna al mondo ad aver superato una via di drytooling gradata 15A, terza donna in Italia a superare una via di 9A (a Perles in Spagna nell'inverno 2023 ndr). Tutto questo...non male!!!
Non capita tutti i giorni di "toccare" con un dito il bicipite di una "regina di picche"
Importante esercitazione congiunta tra diverse Stazioni di Soccorso Alpino, Vigili del fuoco volontari di Livinallongo e Croce Bianca di Arabba. Organizzata curata dalla Stazione CNSAS di Livinallongo con una simulazione di ricerca persone con l'impiego di uomini, unità cinofile e mezzi aerei (droni). Teatro delle prova le pendici del Col di Lana.
Davvero piacevole la terza serata di "Sere d'Autunno" edizione 2023. Ospite la guida alpina "fassana" Marika Favè che con semplicità e modestia ha raccontato la sua storia tra sport e montagna
Di seguito il link per ascoltare la chiaccherata con Manolo. Grazie a Radio Più e a Marco Gaz in particolare per quanto realizzato
Fodom Servizi ha organizzato un incontro per far conoscere la struttura che ospita gli anziani a Livinallongo del Col di Lana. Non una festa ma una giornata a "porte aperte" per sensibilizzare maggiormente la presenza sul territorio di questa realtà. Il momento culturale ha visto la presenza del grande Manolo che ha parlato apertamente di monatgana ma anche di maestri di vita e di libertà. Ho acecttato ben volentieri l'invito a dialogare con Manolo e mi ritengo fortunato per aver avuto questa bella opportunità.
Sabato 14 ottobre avrò il piacere e l'onore di dialogare con il "Mago" il grande Manolo in un contesto tutto particolare, la casa di riposo "Villa San Giuseppe" a Pieve di Livinallongo.
L'appuntamento è aperto a tutti!!!!!
"Siamo fuori dal Coro"... questa è l'espressione che mi verrebbe da dire dopo aver percorso l'interminabile Val Vescovà ovvero quella che ti porta (o ti allontana) dal Rifugio Bianchet che rimane comunque un luogo meraviglioso.
La cima de Coro andrebbe affrontata a metà giugno durante la fioritura dei rododendri perché il pianoro sommitale è davvero un giardino di rose. Grande cima con dislivello superiore a 1500 m e panorama impressionante in particolare modo verso il gruppo della Schiara.
Battesimo della quindicesima edizione di "Sere d'autunno" con il CAI di Agordo. Per me è l'undicesima serie nella veste di moderatore (trentanovesima serata). Ospite d'onore Antonella Giacomini che racconta i suoi viaggi e presenta il suo libro "volevo vedere la tundra"
Ritorna per la quindicesima edizione la serie di appuntamenti con il CAI di Agordo nell'ambito della manifestazione "sere d'autunno" in Sala Don Tamis ad Agordo con inizio alle 20:45. Le storie di quest'anno saranno tutte al femminile con 4 ospiti che racconteranno le loro storie dedicate alla montagna.
Siamo saliti alle pendici del Sas de Stria come ogni anno da ventidue anni a questa parte. Un pensiero indelebile scolpito nella roccia, un pensiero quindi incancellabile
Salita alla cima del Sasso Piatto nel Gruppo del Sassolungo. Sempre una bella cima.
Giro sempre strepitoso con partenza e arrivo da Castello (Andraz).
