domenica 31 luglio 2011

Refugio de Cosmique (3613 m)

Siamo arrivati al rifugio alle 17:30. Il tempo e'ottimo e promette bene per domani. La colazione e'previta per le ore 01:00. Un saluto a tutti. Gianpaolo e Leandro

Chamonix

Siamo arrivati a Chamonix alle 12:00. Tutto bene. Poco traffico anche all'entrata del traforo del bianco. Tra un paio di ore saliremo all'Aguille du Midi.

sabato 30 luglio 2011

Gerlinde, Ermanno e Christian

Dai siti di montagna, tre nomi, tre storie.

Gerlinde Kaltenbrunner:
CAMPO BASE K2 NORD, Cina — Salgono sempre più in alto lungo lo sperone Nord del K2, muovendosi veloci tra una bufera e l’altra e schivando distacchi e valanghe. Gerlinde Kaltenbrunner, Ralf Dujmovits, Maxut Zhumayev e Vassily Pivtsov nei giorni scorsi hanno fatto una nuova incursione in parete, arrivando a quota 7.250 metri dove hanno installato campo 3. Ora è di nuovo tempo di riposare, ma il momento della cima è sempre più vicino.
Il gruppo di alpinisti ha passato 5 giorni e 4 notti in alta quota. Risalire fino a campo 2, 6.600 metri, installato due settimane fa, è stato tutt’altro che facile: dopo una settimana di intense precipitazioni e vento forte, ci sono stati diversi distacchi di neve e ghiaccio. La neve crostosa sui pendii ha poi reso estenunate la progressione in salita.
“Il tempo era localmente instabile – racconta la Kaltenbrunner -. Ricorrenti nevicate, forti venti, neve portata e scarsa visibilità ci hanno creato problemi durante la salita verso campo 3. Il cielo schiariva solo ogni tanto. Per fortuna sulle parti rocciose la progressione era più veloce”.
Ad attrezzare la salita fino a 7.250 metri è stata proprio l’alpinista austriaca insieme al kazako Vassiliy Pivtsov. Il resto della squadra li ha supportati con il trasporto materiali e poi al rientro con bevande calde.
“Ora le previsioni sono di forte maltempo e bufera per qualche giorno – dice ancora la Kaltenbrunner -. Noi useremo questi giorni per rilassarci, mangiare e leggere, in attesa del prossimo passo”. (http://www.montagna.tv/)

Ermanno Salvaterra:
ISLAMABAD, Pakistan — Si conclude con una delusione la spedizione in Karakorum del trentino Ermanno Salvaterra con il lombardo Andrea Sarchi, Cege Ravaschietto, Marco Majori e Bruno Mottini. Il gruppo era partito all’inizio di giugno per aprire una linea sull’inviolata cresta nord del Latok I, splendido e inarrivabile picco di 7.145 che nella storia è stato salito soltanto una volta.
Dopo un mese di silenzio e trepidante attesa per quella che era stata definita la sfida dell’anno, arriva purtroppo la notizia di un’amara rinuncia: il gruppo di Salvaterra dovrebbe rientrare in Italia proprio in questi giorni. Ma cosa ha fermato le agguerrite intenzioni della spedizione?
Secondo quanto riferito dal sito dello Sport militare alpino, che dall’inizio della spedizione segue i movimenti di Marco Majori, in forze al Centro Sportivo Esercito di Courmayeur, il gruppo sarebbe rientrato al campo base dopo aver passato 6 giorni in parete e aver raggiunto quota 5.300 metri circa.
Con due diversi approcci alla parete gli alpinisti avevano superato le difficoltà su roccia, installato un campo deposito con scorte di cibo e avevano iniziato ad assaggiare il complicato canale di ghiaccio e misto, ma non sono riusciti ad andare oltre. A rallentare la salita e creare difficoltà il maltempo, che avrebbe imperversato quasi continuamente rendendo la parete molto pericolosa e carica di neve a rischio distacchi. Pare che il gruppo abbia avuto solo un giorno di bel tempo durante il tentativo.
I pochi giorni rimasti a disposizione e il persistere del brutto tempo avrebbero indotto il gruppo a decidere per il rientro, che però non avviene a mani vuote. I cinque alpinisti, prima di ripartire, avrebbero infatti salito una via di 600 metri con difficoltà fino al 7a. (http://www.montagna.tv/)

Christian Maurer:
PRINCIPATO DI MONACO - Lo svizzero Maurer si è aggiudicato alla grande la red bull xalps 2011 arrivando in solitaria a Montecarlo dopo aver percosrso le Alpi (partendo da Salisburgo) a piedi o con il suo parapendio. Mancano due ore alla conclusione della manifestazione e la lotta per il podio è ancora aperta.
Seguire questa competizione attraverso il web è stato veramente interessante e coinvolgente.
http://www.redbullxalps.com/

venerdì 29 luglio 2011

E' tempo di ramponi

Siamo pronti per partire.
Il meteo promettente ci conferma che possiamo andare al Monte Bianco. L'idea è partita molto tempo fa ed è stato un colpo di fortuna aver prenotato il rifugio, un paio di settimane or sono, proprio alla vigilia di una finestra di bel tempo. Per me si tratta di un ritorno, in quanto proprio sei anni fa, sono salito in cima dal versante italiano. Per Leandro, compagno di cordata,  si tratta di una prima assoluta; ora avrà la possibilità di aggiungere qualcosa di importante al suo già rispettabile curriculum.
Saliremo per il versante francese e più precisamente dal Rifugio Cosmiques (3613 m) in prossimità de L'Aguille du Midì. L'ascesa partirà nel cuore della notte tra domenica e lunedì e la speranza è naturalmente quella di arrivare ai 4810 m della cima dopo essere transitati per il Mont Blanc du Tacul e il Maudit.
Se i mezzi tecnologici a mia disposizione lo consentiranno, cercherò di essere presente sul blog durante questa nostra puntata nelle Alpi Occidentali. Prima però.... c'è la serata sull'Aconcagua!!!!!

Aguille du Midì e Rif. Cosmiques
foto tratta da: Wikipedia

lunedì 25 luglio 2011

Prima serata

Dopo tanta attesa ci siamo. Sabato 30 luglio ad Arabba io e Danilo parleremo della nostra spedizione all'Aconcagua. Una spedizione come ben sapete dai due volti. Il titolo che abbiamo scelto parla di una storia, perchè di una sola storia si tratta, ma con due esiti diversi, quello di una conquista e quello appunto di una rinuncia.
Faremo vedere un filmato con foto e qualche video e poi racconteremo direttamente la nostra esperienza.
Quella di Arabba sarà la prima di una serie di incontri che proporremo a tutti gli appassionati di montagna e a tutti coloro che vorranno scoprire un piccolo pezzo di mondo.

domenica 24 luglio 2011

Un anno fa

Piove al campo base del Col di Lana e la neve in questa mattinata è scesa in alcune zone fino a quota 1600.

Il pensiero torna ad un anno fa circa: era il 22 luglio 2010 quando insieme al mitico Cesare, abbiamo trascorso un' intera giornata nel gruppo del Pelmo.
Partenza dal Passo Staulanza (1766 m) alle ore 5:00
Cima di Val d'Arcia (2485 m)
Discesa e risalita a Forca Rossa (2621 m)
Cima di Forca Rossa (2737 m)
Cengia Cesaletti e risalita per "il caregon"
Cima del Pelmo (3168 m)
Discesa e cengia di Grohmann
Cima del Pelmetto (2990 m)
Discesa fino al Passo Staulanza e arrivo alle 19:30

 Cesare sulla cima di Val d'Arcia

 Cima di Forca Rossa

 Cima del Pelmo

Cima del Pelmetto

giovedì 21 luglio 2011

Una competizione incredibile

E' in corso di svolgimento in questi giorni, una gara molto particolare che ha come teatro di gara le Alpi. Oggi gli atleti sono transitati proprio sulle Dolomiti e la presenza di un furgone dell' organizzazione sul Passo Falzarego mi ha fornito le prove.
La competizione si chiama "Red Bull X Alps 2011" e prevede che ogni concorrente (sono solo 30) partendo da Salisburgo (Austria) raggiunga in due settimane il Principato di Monaco utilizzando unicamente le proprie gambe (camminando, correndo o scalando) e il parapendio...

http://www.planetmountain.com/News/shownews1.lasso?l=1&keyid=38340

Se volete "seguire da vicino" la competizione potete visitare il sito

http://www.redbullxalps.com/.

Grazie al gps dei concorrente è possibile controllare direttamente la loro posizione

domenica 17 luglio 2011

Il richiamo della Regina

Marmolada. Punta Penia ha sempre il suo fascino anche quando le nuvole avvolgono le cime e nascondono il cielo.



venerdì 15 luglio 2011

Quindici luglio duemilaotto

Il 15 luglio 2008, KARL UNTERKIRCHER, alpinista di fama mondiale, muore inghiottito in un crepaccio sul Nanga Parbat, la nona vetta del mondo.... dopo aver conquistato il record del mondo per aver raggiunto l'Everest e il K2 in soli 63 giorni, Karl Unterkircher sfida alcune tra le pareti più temibili: la parete Nord del Gasherbrum II, il meditativo Monte Genyen e lo Jasemba, tra le cime più belle e difficili da scalare.... come diceva Karl, non sono gli scalatori a cercare il rischio: è la montagna che chiama.

Oggi voglio ricordare Karl Unterkircher pubblicando la foto che ho scattato il 9 settembre 2009 sul "Dent de Mesdì" (Gruppo del Sella) insieme a Cesare, compagno di cordata. Si tratta del libro di vetta di una cima molto bella ma poco frequentata.



Riporto anche il testo di una mail che Silke Unterkircher ha inviato a me e Cesare dopo aver ricevuto le foto di questo libro di vetta

Ciao Gianpaolo y Cesare,
de gra per chesc bel lecort. N grop al col y na legrema ie enghe uni a me, ma enghe n pitl sorriso, el me cuntova me no ulache l jiva dlonch da seul...
Col Santa Luzia y chi postc ti savova tan biei a Karl, el dijova for che l ulessa ji a ste ilo.
N bel salut y mo n iede de gra
Silke

mercoledì 13 luglio 2011

Notizie dal Karakorum

E'arrivato il periodo delle grandi cime del Karakorum.

La spedizione sicuramente più importante è quella che vede Gerlinde Kaltenbrunner impegnata nel tentativo di salita del K2 dal versante Nord. Per l'alpinista austriaca sarebbe il 14 ottomila (senza ossigeno supplementare) e come molti sostengono sarebbe la prima donna al mondo a completare la collezione in modo pulito e senza l'impiego di grandi team di appoggio. Dalle ultime news sul suo sito si legge stanno lavorando con intensità cercando di sfruttare le finestre di bel tempo occasionali. In bocca al lupo!!!
http://www.gerlinde-kaltenbrunner.at/neuigkeiten

Non ci sono notizie nuove invece della spedizione guidata da Andrea Sarchi con Ermanno Salvaterra e compagni impegnati sul Latok 1. Tenete sempre d'occhio comunque il blog di Ermanno.
http://ermannosalvaterra.blogspot.com/
Complimenti a Mario Panzeri che dopo la salita al Kancenjunga del maggio scorso, ha raggiunto il giorno 13 il suo 13° ottomila, il Gasherbrum I, 8.068 metri.
http://www.montagna.tv/cms/?p=35515

venerdì 8 luglio 2011

A proposito di Yellowstone

In questi giorni il parco nazionale di Yellowstone negli Stati Uniti è stato al centro delle cronache mondiali per due episodi diversi tra loro ma accumunati dallo stesso invito alla riflessione. Io ho avuto la fortuna di visitare questo magnifico parco nell'estate del 2006 e il ricordo di quell'ambiente affascinante è ancora ben presente.






Nel giorno dell'Indipendence day, festa nazionale in America, torna l'incubo marea nera che ha invaso il parco di Yoghi e Bubu. Un migliaio di barili di petrolio è fuoriuscito da un oleodotto della Exxon Mobil nel fiume Yellowstone, in Montana. Il ricordo va all'incidente sulla piattaforma Bp dell'aprile 2010 che cambiò colore al Golfo del Messico, ricordato come il più grande disastro ecologico che abbia mai colpito il paese. La compagnia petrolifera ha fatto sapere che sono state rilevate tracce di petrolio lungo dieci miglia, circa 16 chilometri, e che la fuga di greggio è stata scoperta sabato mattina. Secondo alcuni organi di stampa americani, circa 140 persone sono state evacuate per il timore di un'esplosione, ma il pericolo sembra ormai definitivamente superato.

Nel parco di Yellowstone, quello immortalato da mille documentari e cartoons, due escursionisti, marito e moglie, stanno camminando qualche centinaio di metri fuori dal sentiero principale, quello che comprende il famoso Artistic Point, fotografato da milioni di turisti. Hanno già visto, un'oretta prima, un Grizzly poco lontano, ma decidono di andare avanti ugualmente con la loro escursione. Dieci minuti dopo, si trovano sul cammino, a pochi metri, una femmina di Grizzly con due cuccioli, una delle situazioni più pericolose in assoluto, come è scritto su centinaia di cartelli nel parco. L'uomo si volta, estrae il cellulare e si mette a urlare verso il sentiero dove vi sono altri turisti. Esattamente la cosa da non farsi, sia che si tratti di un orso sia che si ratti di un Rottweiler incazzato. Infatti l'orsa lo rincorre e lo abbatte a terra, dove Brian Matayosci muore, mentre la moglie, rimasta paralizzata, riceve una ferita insignificante.
Le autorità del Parco, dopo una giornata di discussione, hanno deciso di non inseguire e catturare l'orsa, perché l'episodio, per quanto drammatico, è avvenuto a causa dell'istintiva difesa della prole da parte del plantigrado che si è visto minacciato da vicino in quanto atavicamente ha di più caro al mondo. I cuccioli.
"Nel Parco ci sono 600 Grizzly" ha detto un ranger e, negli ultimi 25 anni, non c'è mai stato un attacco fatale da parte loro a un turista. Chi fa escursioni legga i cartelli, stia più attento e, se vuole, si assuma anche quel minimo di rischio che comporta camminare nella natura". Toc, toc, l'orsa è innocente per non avere commesso il reato.

lunedì 4 luglio 2011

Filippo e Luca

E' stato appassionante seguire attraverso il web la manifestazione ciclistiva TransAlp 2011 che ha visto al via anche un team locale con due intrepidi protagonisti: Filippo Beccari e Luca Palla. Il  risultato sportivo è veramente incredibile. Nella gara a tappe (7 in totale) che dalla località tedesca di Sonthofen portava i ciclisti ad Arco (TN) attraverso Imst, Ischgl, Naturno, Livigno, Ponte di Legno e Caldaro, Luca e Filippo si sono classificati al 15° posto (12° di categoria) davanti a qualche centinaia di concorrenti.

Chi conosce Filippo riconosce anche la sua dedizione allo sport e alla meticolosità nella preparazione fisica, chi conosce Luca non può che rimanere senza parole.
Un grazie a Ruge (team manager) per le informazioni dettagliate e a Franco Furgler per la foto

domenica 3 luglio 2011

Falco

Esercitazione annuale con le Stazioni di Soccorso Alpino di Livinallongo e Selva di Cadore in collaborazione con il SUEM di Pieve di Cadore giunto al Passo Pordoi al termine di una giornata veramente impegnativa

sabato 2 luglio 2011

Anno Internazionale delle Foreste

Il logo scelto dall'ONU intende simboleggiare la molteplicità delle funzioni
svolte da tutti i boschi del mondo

2011: ANNO INTERNAZIONALE DELLE FORESTE

Per mobilitare l'attenzione dell'opinione pubblica sulle problematiche forestali l'ONU al pari di quanto già effettuato per altre risorse naturali quali la biodiversità, ha proclamato il 2011 "Anno Internazionale delle Foreste" (AIF): un'iniziativa di ampio respiro volta a diffondere la conoscenza sulle azioni globali a sostegno della gestione forestale sostenibile, della protezione e valorizzazione di alberi e foreste. Quale primo segno di riconoscimento dell'importanza di tale iniziativa, che travalica le frontiere nazionali, i vertici del CFS hanno deciso di dedicare a tale anno il Calendario Istituzionale per il 2011, presentato il 1 dicembre 2010 presso la Biblioteca nazionale centrale di Roma: esso delinea le principali iniziative internazionali, UE e nazionali in materia forestale che registrano un attivo contributo da parte del CFS.

La realizzazione dell'AIF è stata proposta dalla Croazia nel 2006, durante il sesto Forum delle Nazioni Unite sulle Foreste
(UNFF6) quale risposta al persistente problema della deforestazione e alla necessità di stimolare la comunità forestale internazionale a compiere azioni più efficaci per il suo contrasto, basandosi anche su riuscite esperienze internazionali e nazionali. Per la sua rilevanza e per la crescita dell'interesse pubblico sui problemi forestali, anche in relazione agli scenari di cambiamento climatico globale,  l'ONU ha fatto propria la proposta con una risoluzione del dicembre 2006.