domenica 7 maggio 2023

Monte Piz - Alleghe (m 1262)

Dal sito: www.radiopiu.it

  ALLEGHE  Un’enorme frana si stacca dal monte Piz e travolge tre villaggi, altri cinque vengono spazzati via dall’acqua. Quasi 30 milioni di metri cubi di materiale, che creano una diga naturale nel corso del torrente Cordevole. È l’11 gennaio 1771 e quel dissesto crea il lago di Alleghe. Oggi, 250 anni dopo, il lago è ancora lì, attorno è sorto uno dei paesi alpini più belli del Bellunese, con attività turistiche e ricettive. E Comune e Provincia pensano a come valorizzare uno dei gioielli delle Dolomiti bellunesi. «Un gioiello nato da una disgrazia, che dimostra come la montagna abbia sempre sofferto i dissesti idrogeologici – afferma il sindaco e consigliere provinciale Danilo De Toni (con delega al turismo) -. Nel 1748, 22 anni e mezzo prima della frana, c’era stata un’alluvione violenta, che aveva portato via i forni fusori di Caprile, attivi per le lavorazione del ferro. Significa che le zone montane soffrono da secoli gli eventi meteo e necessitano di una cura particolare. A noi il compito di preservare la bellezza dell’ambiente naturale e di renderla fruibile anche ad altri, facendola diventare motivo di uno sviluppo economico sostenibile per il territorio».

CENNI STORICI

La frana dell’11 gennaio 1771 si staccò dal monte Piz per precipitare a valle in corrispondenza dell’attuale abitato di Masarè. Il fatto avvenne di notte, attorno alle 23 e la massa di detriti seppellì i villaggi del fondovalle, provocando 49 vittime e decine di sfollati. La causa del collasso è difficile da stabilire, ma le fonti parlano di fessurazioni profonde manifestatesi nell’arco di anni. Certamente le piogge intense dell’autunno 1770 e il gelo invernale (fenomeni documentati dagli annali dell’epoca) devono essere stati tra i fenomeni scatenanti. I detriti occuparono il greto del Cordevole per una lunghezza di 1.200 metri e un’altezza di oltre 150 metri. La violenza dell’impatto compattò il materiale a tal punto da realizzare uno sbarramento naturale impermeabile, formando così il lago di Alleghe.Una seconda frana si verificò il mattino del 1° maggio 1771, provocando la deviazione del corso del torrente Zunaia e altre tre vittime.



 

lunedì 1 maggio 2023

Sas de Sopèosa (Cencenighe Agordino)



 

(da: Corriere delle alpi 09.08.2005) L.M. "Una località, quella di Sass de Sopeosa, davvero insolita che prende il nome dalla presenza di un masso calcareo di una certa dimensione che presenta alla base quattro scalini e in alto una cavità circolare di una ventina di centimetri di diametro con una profondità di quaranta. La tradizione vuole che la cavità servisse per pestare l'orzo raccolto nei campi vicini all'abitazione di Sopeosa, edificio di cui ora non rimane traccia ma che fino a due secoli fa compariva nel catasto austriaco"