Dopo aver visto le incredibili immagini di Angelika Rainer alle prese con le vie di dry tooling mi è venuta voglia di andare a curiosare in questo luogo.
dal sito www.angelika-rainer.com
'A line above the sky’, un nome di una via che ti può solo far sognare; ed è proprio così!
Si tratta sicuramente della “kingline” nella grotta Tomorrows World,
via che ne attraversa interamente tutto il tetto orizzontale per finire
al bordo più lontano, dove chi ti fa sicura comincia a diventare molto
piccolo.
Quando ti trovi alla partenza, vedi una fila di rinvii che
penzolano nel vuoto, ben 27 per essere precisi, la sua lunghezza pari a
40 metri, ed il fatto che 3/4 di questi sono su un tetto completamente
orizzontale, ti mettono addosso tanta ansia, ma è decisamente una via
che affascina e che ti carica.
Dopo essere stata a Tomorrows World per la prima volta nel Febbraio
del 2016 ed aver provato la via insieme a Gaetan Raymond e Tom Ballard,
ero convinta di volerla fare, ma sembravo ancora lontanissima dal
riuscirci. Alcuni movimenti sono lunghissimi ed ero riuscita a malapena a
fare i singoli. Così ho deciso di avvicinarmi alla via provando le
varianti più facili che partono o finiscono insieme al D15, e si
incrociano nel tetto. Dopo aver aggiunto il penultimo pezzo del puzzle
con ‘Je Ne Sais Quoi’ D14+ a fine ottobre, ormai mancava solo questa: la
grande linea.
Il 22 ottobre appena sveglia con l’aria che entrava nel mio furgo
dove avevo appena dormito, ho subito sentito che sarebbe stato iil
giorno giusto; ho lottato, ho sghisato, ho lanciato e tenuto duro anche
quando pensavo di cadere come una mela dall’albero, ed infine ho
rinviato la catena di ‘A Line Above The Sky’.
E' la via di Drytooling più difficile che ho chiuso, e diventa anche
la prima salita femminile al mondo di questo grado. Incredibile quanto
mi senta felice soddisfatta ma anche incredula, di averla chiusa già ad
inizio stagione! Ora la strada è in discesa, e credo che ci sarà tanto
altro da fare, ma soprattutto, divertirsi!