mercoledì 29 giugno 2011

La voragine

Stasera sono salito al Col di Lana per curiosare. Giorni fa (mi è stato riferito) si è aperta una voraggine non molto ampia ma abbastanza profonda ai margini del cratere della mina. Immaginatevi un cilndro di 1 metro di diametro e 3-4 metri di profondità. Le cause sono probabilmente naturali.
La buca però nel frattempo è stata debitamente riempita evidentemente per motivi di sicurezza.

Chissà quanti segreti nasconde ancora questa montagna!!!


domenica 26 giugno 2011

Nel cuore della Rozes

Un itinerario che mi stuzzicava perchè considero la Tofana di Rozes uno dei più grandi monumenti delle Dolomiti. La "grotta della Tofana" è una cavità naturale ben visibile sulla parete sud della Rozes; vi si accede dal sentiero che dal Rif. Di Bona porta alla Forcella Col dei Bos. Per arrivare all'ingresso bisogna risalire un piccolo ma evidente canale poi percorrere una cengia provvista di cavo metallico. Consigliabile.





mercoledì 22 giugno 2011

sabato 18 giugno 2011

Alberi giganti

Ha riscosso molto interesse il post dedicato al "Lers de la Freina", l'esemplare di Larice secolare che in passato è stato anche scalato (si vedono ancora i chiodi usati nella progressione).
Io invece mi accontento naturalmente solo di "abbracciarli" questi monumenti della natura. A tal proposito ho rispolverato una foto relativa al 2006 quando ho coronato uno dei sogni della vita: vedere dal vivo una sequoia nel Sequioa National Park in California.


Questa foto si riferisce al "Generale Grant" che non è grande come il "Generale Sherman" ma è comunque la sequoia più alta al mondo (81,5 m) e la seconda in fatto di diamero (9,0 metri). La sua circonferenza alla base è di circa 32 metri e il volume è di 1320 mc.

giovedì 16 giugno 2011

Considerazioni scontate

Molti di voi avranno già letto questa notizia riportata sui giornali quest'oggi:

Due alpinisti stranieri sono stati salvati ieri sera dal Soccorso alpino sulla Moiazza, nelle Dolomiti Agordine. I due giovani erano rimasti incrodati a causa delle neve sulla ferrata Costantini. Nonostante la nebbia, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è riuscito a recuperarli a 2700 metri di quota.
La richiesta di aiuto al 118 è arrivata intorno alle 7 di ieri sera. Gli alpinisti in difficoltà erano due 28enni, un belga e un francese, rimasti bloccati a metà percorso della ferrata Costantini, la difficile via che sale dal rifugio Carestiato, posto al Col dei Pass, alla cima Moiazza alta 2.878 metri, per un totale di 1250 metri in salita.
Secondo quanto riferisce il Soccorso alpino veneto, i due erano rimasti incrodati a causa della neve e, non avendo l’attrezzatura adeguata, non riuscivano né a proseguire né a tornare indietro. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è subito decollato e ha effettuato una prima ricognizione, ma a causa della nebbia, non è stato in grado di individuarli.
Una squadra del Soccorso alpino di Agordo è stata quindi portata sulla cima della Moiazza e da qui i soccorritori sono riusciti a dare indicazioni più precise all’equipaggio sul luogo in cui si trovavano gli alpinisti. L’elicottero li ha raggiunti a 2.700 metri di quota, recuperandoli in hovering, per trasportarli, infreddoliti ma incolumi, fino al rifugio Carestiato, per poi recuperare la squadra in vetta.

Io aggiungo solo che la ferrata Costantini alla Moiazza è impegnativa e va affrontata in condizioni di tempo stabile e con ottima visibilità. Sicuramente non prima che tutta la neve si andata via. Un grande plauso all'equipaggio di Falco e alla Stazione di Agordo del Soccorso Alpino. Bravissimi.

martedì 14 giugno 2011

Metamorfosi

Oggi è riapparso con un certo coraggio il sole!! Il Civetta però ha cambiato aspetto più e più volte nel corso della giornata; ad un tratto è perfino sparito.




lunedì 13 giugno 2011

Ermanno Salvaterra

Lo aveva preannunciato: una spedizione nel 2011 su un 7000
Ermanno Salvaterra insieme ad Andrea Sarchi ed altri amici è partito lo scorso 6 giugno alla volta della catena del Karakorum per tentare la salita su una montagna bella ma molto impegnativa: Il LATOK 1.
Tutti gli aggiornamenti li potete trovare sul blog di Ermanno.

http://ermannosalvaterra.blogspot.com/




SKARDU, Pakistan — Una cresta inviolata per una montagna che nella storia è stata salita soltanto una volta: il Latok I, 7.145 metri, in Pakistan. E’ una “missione impossibile” quella intrapresa dal trentino Ermanno Salvaterra con il lombardo Andrea Sarchi, Cege Ravaschietto, Marco Majori e Bruno Mottini. Ma l’entusiasmo, le doti tecniche e la determinazione del team, che accosta giovani agonisti accanto a “vecchie volpi” dell’alpinismo, potrebbero far accadere il miracolo.
Il team italiano si trova già in Pakistan, diretto al campo base della montagna insieme all’ufficiale di collegamento Ahsan Ali e alla carovana dei portatori capeggiata dalla guida Hassan. Il loro obiettivo è la lunga e complicata cresta Nord del Latok I, che troneggia nel cuore del Karakorum sul ghiacciaio Choktoi. La prima salita è dei giapponesi nel 1979 dal versante Sud. E finora è l’unica mai realizzata su questa montagna.
La cresta Nord è stata tentata decine di volte, da personaggi tra cui figurano Doug Scott, Simon Yates, Catherine Destivelle, i fratelli Benegas, Colin Haley. Ma nessuno è riuscito ad arrivare in vetta. Trentatrè anni fa,  l’epico tentativo di Jim Donini, Michael Kennedy, Jeff e George Lowe, che nel luglio del 1978 salirono quell’infinita cresta in stile alpino, rimanendo 26 giorni in parete e resistendo a a bufere senza precedenti. Si ritirarono a quota 7000 metri, una manciata di tiri dalla vetta: nessuno riuscì più a raggiungere nemmeno quel punto.
Secondo le descrizioni fornite dagli stessi protagonisti della spedizione, si tratta di 2500 metri di pura scalata, dove ogni tiro è impegnativo e le difficoltà non mollano mai fra strapiombi, pareti verticali e funghi di neve. Senza contare il maltempo, che sembra insistere su quel versante in modo particolarmente agguerrito. Condizioni quasi patagoniche, insomma.
Andrea Sarchi, promotore di questa ambiziosa spedizione, sa di andare incontro ad una salita che definire dura è quasi un eufemismo. Ma ha scelto con cura i componenti della spedizione ed è convinto che qualche possibilità ci sia. Il gruppo punta ad uno stile simile a quello di Donini e compagni: salire leggeri, ma con il necessario per bivaccare in parete anche diversi giorni, in caso di brutto tempo.
Fiato sospeso, insomma. La sfida italiana dell’estate sta per cominciare.

venerdì 10 giugno 2011

Miss Hawley

Trovo qualche difficoltà in questi giorni a catturare nuove immagini per il blog a causa della pioggia veramente insistente.
Colgo l'occasione allora per proporvi  un approfondimento su Miss Elizabeth Hawley dal momento che è stata chiamata in causa nel post precedente.
L'articolo è di Marta Trucco una giornalista che conosce bene Livinallongo e chi mi ha dato personalmente il suo permesso.


http://d.repubblica.it/dmemory/2011/03/12/attualita/attualita/213eve733213.html

martedì 7 giugno 2011

Arrivo in vetta

Buongiorno grande Gianpa,
Finalmente ce l'ho fattaaaaaaaaaaaaa!!! Sono troppo felice! Troppo, troppo!
Certo che per raggiungere la vetta, sempre in stile alpino, non nascondo di aver adottato qualche strategia, nella speranza che tutto sia consentito dalla commissione che certificherà il risultato: tu e una signora inglese.
A Miss Hawley a Kathmandu potrò confessare di aver studiato per giorni le statistiche degli accessi al Campo Base, di aver cercato la via migliore per arrivare sulla cima del contatore e di aver però scelto di non aggredire il web con sherpa che, effettuando ripetuti accessi per conto mio, mi hanno aiutata a vincere!
Dichiaro di aver letto sempre i tuoi blog senza ossigeno, di non essermi arrampicata sulla scrivania con attrezzatura pesante e di aver percorso la via in solitaria. Ho scattato una foto del panorama dello schermo e quel giorno nessuno era ancora arrivato sulla vetta.
Che gioia arrivare a quota 11111, più su ancora dell'Everest!
Questa scalata è stata fatta in tuo onore, dedicata all'amico Gp, per premiare il tuo bellissimo blog che racconta di te e di montagna vera. Bravo GP, bravo bravo bravo!
Ora, se il notaio, tu e Miss Hawley deciderete che è tutto regolare, sono pronta per la cerimonia di premiazione!
Un abbraccissimo grande amico GP e anche se non ci vediamo da un po', io sono spesso collegata con te e con il tuo Campo Base!
Ciaooooooooooooo
Ale

lunedì 6 giugno 2011

Civetta

Complice la quiete dopo la tempesta, questa sera il Civetta cambia aspetto minuto dopo minuto.



domenica 5 giugno 2011

Operatività

La mattinata odierna è stata dedicata al Soccorso Alpino. Periodicamente viene infatta verificata, sotto l'occhio attento di tecnici e istruttori qualificati, l'operatività di tutti i volontari che esercitano questo importante servizio.


 Un momento della giornata: ancoraggi (in primo piano) e scalata (sullo sfondo)

 Il tecnico (a sinistra), alpinista molto noto ai lettori del campo base del Col di Lana e il capo (a destra)

Simulazione di trasporto ferito con l'impiego della barella portantina in ambiente impervio

sabato 4 giugno 2011

Karl Unterkircher

Cercavo un video nel mio archivio e mi sono ritrovato questa intervista a Karl Unterkircher realizzata e pubblicata da montagna.tv qualche anno fa.
Me la sono riguardata non senza una certa emozione. 


giovedì 2 giugno 2011

Il larice

Nei giorni scorsi ho fatto l'ennesima visita al "Lers de la Freina" un esemplare di Larice che si trova nel comune di Colle Santa Lucia alle pendici del Monte Pore. Nonostante i suoi 300 anni e qualche evidente acciacco, il Larice è in piena ripresa vegetativa.