lunedì 23 maggio 2011

Riassunto

Sono molteplici le notizie che giungono dalle grandi cime della catena dell'Himalaya. Facciamo un piccolo riassunto:
- merita il primo posto Mario Panzeri, l'alpinista lecchese che nei giorni scorsi ha raggiunto senza l'impiego di ossigeno, la vetta del Kangchenjunga, la terza vetta più alta della terra firmando così il suo 12° sigillo nella corsa ai quattordici ottomila. Ora, dopo aver messo in curriculum una delle montagne più difficile e complesse dell'Himalaya, dovrà concentrarsi su Dhaulagiri e Gasherbrum I per completare la serie.
- Edurne Pasaban, le seconda donna ad aver raggiunto i 14 ottomila nel maggio 2010, è impegnata sul versante Nord dell'Everest per cercare di salire in cima senza l'impiego di ossigeno. Dopo un primo tentativo nei giorni scorsi, la Pasaban è ridiscesa insieme al suo nutrito team al campo base da dove ritenterà la salita non appena ci sarà una finestra di tempo favorevole.
- mentre gli italiani del progetto Share Everest 2011 installano stazioni e campi di rilevamento dati, gli spagnoli si sono diretti al vicino Lothse dove le cose non sono andate tutte per il verso giusto. Da registrare la cima raggiunta da Juanito Oiarzabal alla sua venticinquesima salita su una cima di 8000 metri. L'alpinista spagnolo coltiva infatti l'ambizione di essere il primo a "doppiare" tutti gli ottomila.
- una bella notizia arriva invece da Gerlinde Kaltenbrunner che ha rivelato direttamente dal suo sito che a metà giugno partirà per il Karakorum dove cercherà per l'ennesima volta di salire in vetta al K2 (l'ultimo ottomila che manca nel suo palmares). Dopo i precedenti tentativi e la drammatica esperienza del 2010, la Kaltenbrunner cercherà di salire a quota 8611 dal versante Nord abbandonando questa volta la via lungo lo sperone degli Abruzzi che permise a Lacedelli, Compagnoni, Bonatti e lo hunza Mahdi di compiere la straordinaria impresa nel 1954.

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