E' incoraggiante poter dire che siamo tormati ad un regime di seminormalità anche se c'è grande proccupazione oltre che dispiacere per quanto successo. Non trovo il tempo per raccogliere immagini particolari ma quattro foto le voglio condividere perchè attraverso i LARICI si può riassumere brevemente una storia. Tengo a sottolinerare che la prima foto è stata scattata attraverso il finestrino dell'auto mentre le altre tre tutte dallo stesso metro quadrato in un momento di pausa.
Questo larice (in realtà è solo il cimale) lungo la strada tra Livinallongo e Andraz rende l'idea della forza incredibile del vento. Naturalmente molti disagi sono stati causati dalla rottura delle linee elettriche. In molte frazioni l' energia è garantita ora dai generatori che sono stati dislocati in prossimità dei paesi.
Questo larice ha resistito all'uragano diffuso che si è scatenato nella serata di lunedì scorso. Rimane come unico superstite in una distesa di abeti prostrati a terra. La sua tenacia è un pò il simbolo e lo specchio della gente che abita in queste valli.
Questo larice ha assistito incredulo a quanto stava accadendo. Intere coperture di case e fienili sono state letteralmente spazzate dal vento. Avrà sicuramente anche il modo di assitere alla paziente ricostruzione di quanto è andato distrutto.
Questi larici, pur trovandosi su un piccolo rilievo, hanno resistito con tenacia alla furia del vento. E' da questo punto che dobbiamo ripartire pensando che le stagioni dei larici (perchè siamo nella stagione dei larici) ritorneranno ogni anno regalandoci quei colori e quelle emozioni sempre indescrivibili.
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