"L'esaminatore iniziò con una parte teorica, poi chiese di prepararci, assegnando a tutti una via di salita. Quando venne il mio turno partii a disagio; non ero abituato a essere osservato così, né a muovermi in quel mondo "didattico". In alto, nel tratto artificiale considerato il più impegnativo, la sua voce mi arrivò nitida: "Ecco quello che non dovete fare. Ha le gambe troppo divaricate, da lì non si muoverà più!"
Allargai le gambe ancora un po', e anche le braccia. Due, tre, quattro, cinque volte. Ciò che era artificiale diventò libera, e io diventai istruttore."
MANOLO - ERAVAMO IMMORTALI - FABBRI editori
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