martedì 31 ottobre 2017

Serate in archivio

Venerdì scorso si è conclusa l'undicesima edizione di "sere d'autunno" la serie di incontri, dibattiti, immagini e racconti organizzata dalla Sezione Agordina del CAI di Agordo. Per me è stata la settima edizione vissuta da una prospettiva diversa, privilegiata e sempre in cordata (da secondo) con gli ospiti intervenuti. E per questo ringrazio il direttivo del CAI di Agordo che decide la composizione delle cordate. C'è un momento, pochi minuti prima della sigla, in cui vorresti stare comodamente seduto in platea ad ascoltare e osservare ma poi c'è un altro momento, un minuto dopo la sigla, in cui sei felice di trovarti lì a guardare la gente con tutti i rischi che ne potrebbero derivare. E' lo stesso momento in cui quando scali, metti le mani per la prima volta sulla roccia, la tocchi, ne percepisci la consistenza come se il primo appiglio fosse lo specchio di tutta la via.
Ho conosciuto alpinisti e ho cercato di interpretare le loro storie, ognuna diversa ma tutte accumunate dallo stesso desiderio di verticalità, dalla gioia di cime raggiunte e dall'emozione di nuovi spazi da vedere. Ho ascoltato gente soddisfatta dei racconti e appagata dalle immagini, gente felice di aver trascorso una serata d'autunno abbracciando idealmente la montagna. Porto con me momenti significativi di questa edizione: la naturalezza di Philippe Brasse, la simpatia di Christoph Hainz, la spensieratezza di Gino De Zolt e Simone Corte Pause e poi..... l'emozione della famiglia e degli amici di Ilio.
L'edizione 2017 si è chiusa con un pensiero già proiettato all'anno venturo e questo è il segno più evidente della vitalità e della voglia di fare. Da parte mia un grazie sincero a tutto lo staff: a Chiara, Mara, Mirta e Fabiana per l'immancabile doppio mezzo bicchiere a fine serata, a Roberto, Alessandro, Gigi Zampieri e Matthias per la mancanza assoluta di intoppi nella regia, a Dario che con il suo semplice gesto ti fa capire che è ora di iniziare, ad Antonello per il puntuale servizio fotografico con relativo inoltro,  a chi ha offerto le (quattro) quattro stagioni perché ogni cosa ha il suo significato anche la scelta di una pizza e a tutti coloro che in qualche modo, come si suol dire.... hanno fatto qualcosa. Un sincero grazie ad Anna, la Presidente, per aver condiviso con me alcune scelte nell'impostazione delle serate e per aver svolto con grande professionalità ciò che il suo ruolo richiede.
Grazie davvero a tutte le persone (tante) che hanno partecipato alle serate; spero che il loro sentimento sia lo stesso che ho letto in un messaggio inviatomi da una persona nei giorni scorsi in cui c'era scritto: "grazie a sere d'autunno abbiamo ampliato i nostri orizzonti". Se ciò fosse accaduto davvero allora possiamo dire che il lavoro svolto è stato un grande successo.


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