Ovunque si vada nei dintorni, lungo strade comunali,
sentieri nel bosco o semplicemente attraverso i prati, si notano i danni
causati dalle nevicate del difficile inverno.
Alberi sradicati ma anche numerose conifere sempreverdi con il cimale
spezzato, cortecce estirpate da ungulati (ma non solo) in cerca di linfa vitale,
il tutto ad altezze dal suolo inimmaginabili ed impossibili senza la presenza di un importante
spessore di neve.
Carcasse di animali maleodoranti e pietosamente inguardabili anche
da lontano, muri a secco lungo le strade divelti dalla spinta
inesorabile della massa nevosa, smottamenti ed erosioni in particolar modo nei
tratti di terreno riportato, lungo le vie di comunicazione a vari livelli, asfalti
rialzati, quasi estirpati accanto a barriere contorte, rovinate e fuori asse.
Accanto alla strada del fondovalle una valanga, si proprio una
valanga, portando con sé la vegetazione incontrata lungo il suo cammino ha piegato
il ponte sul Cordevole costruito in ferro, cemento e tavoloni di larice. Veramente una
brutta immagine.
Molti “tablei” non hanno retto il peso della neve; alcuni si
sono adagiati o meglio inginocchiati, altri non hanno sopportato la spinta
dinamica della valanga.
Le linee elettriche o telefoniche aeree spesso sono ancora a terra, dei ferma neve divelti
si è invece occupata ampiamente la stampa riuscendo ad attirare un minimo di
attenzione.
Nel cimitero del paese le croci in ferro battuto si sono
piegate, i pochi marmi ancora rimasti nel campo santo dove questa pietra è ormai
stata bandita da una ordinanza, si sono spezzati.
Dopo un inverno difficile, assistiamo però ad una primavera
senza eguali dove non solo le gemme si schiudono (come sempre del resto) ma anche
la mano dell’uomo è costretta ad attivarsi come non mai per rimarginare le
numerose ferite. Anche la natura dovrà prodigarsi con forza per ricercare un equilibrio
perduto.
Ponte sul Cordevole in località "Plàn de Là"
Strada comunale Pieve - Salesei di Sotto
"Tablè" crollato sotto il peso della neve
proprio così, adesso si vedono i postumi della "gran nei"..ci burt
RispondiElimina