sabato 24 marzo 2012

Racconti al Campo Base (1^ puntata)

"Fodom nella vita". Questo è il titolo di un libro scritto da Daniela Sief (Campanotto editore).
Daniela risiede a Cargnacco (UD) con la sua famiglia, Fulvio, Silvia e Arianna.
Di mestiere fa la mamma e moglie a tempo pieno. Appena può, ma possibilmente una volta al mese, chiude casa e si trasferisce con i suoi cari al suo campo base a Fodom: Salesei (BL).
Il suo grande amore? La montagna.

Conosco Daniela da quando era una ragazzina. Con lei parliamo di montagne, di libri, di Col di Lana e di Civetta. Con lei ho parlato del suo libro che è un capolavoro. Pagine ricche di gioia, di amore e di autentico attaccamento ai suoi cari e alla terra di Fodom.
Dal nostro dialogo ne è uscito un vero racconto da Campo Base

" Fodom nella vita, è il racconto di un legame con una terra, quella di Fodom......."

Il 50% del sangue che scorre nelle mie vene è Fodom e questa metà devo dire che ha preso decisamente il sopravvento sull' altra. Non per questo non amo la mia terra friulana: anzi, qui ho costruito la mia famiglia e mi piace il posto in cui vivo. Ma di Fodom è permeata tutta la mia vita, e in questo libro spero di essere riuscita a raccontarlo.
Ho scritto un libro sul “mio Fodom” per ricordare la mia felice infanzia su per i monti con la mia famiglia, per raccontare dell' amore grande, quello per un papà speciale, FODOM AL 100%, che mi ha portato per primo sulle spalle in montagna quando avevo solo pochi mesi. Un libro su Fodom, infine, per poter gioire e riempirmi il cuore di tutti i posti meravigliosi che racchiude questa vallata, che sento mia nel più profondo dell'anima.

Col di Lana e Civetta: due montagne così diverse eppure così vicine al tuo amore per le montagne. Come lo spieghi?

….. anche tu Gianpa tra Civetta e Col di Lana mi sembra che non scherzi!!!! Basta fare un “giretto” sul tuo blog, e si rimane ammaliati da tutte le foto fantastiche che ci metti ogni settimana, e che in certi momenti, mi mettono una nostalgia pazzesca!!!
E' vero che sono diversissime. Eppure sono sorelle, nel panorama che si può ammirare da Fodom. L'occhio va da una all'altra, come ammaliato dalla loro grande diversità così come dalla loro infinita bellezza. Diversità di colori, di forme e di altezze, diversità di silenzi e di atmosfere....entrambe: BELLISSIME.
Del Col di Lana ho ricordi “preistorici” di quando lo salivo i primi anni con i miei. Mi sembrava una meta lontanissima, mi sembrava di non raggiungere mai quella chiesetta su in cima, che a volte vedevo in lontananza, come un miraggio nel deserto!! Ma che bello era quando si arrivava su, e ci si sedeva in mezzo all'erba a mangiare il tanto agognato panino allo spek!! Sul Col di Lana ho sempre respirato aria di cielo e di mille fiori colorati, e ho sempre pensato anche se solo per un attimo, all' eredità storica che si ricorda ogni volta che si sale su quel colle. Ogni volta in cima provo sentimenti di pace e fratellanza che schiacciano la brutalità della guerra dell' odio e della violenza che c è stata lassù....
Un posto per andare a pensare, il Col di Lana, un posto per stare tranquilli, lontano da tutto e da tutti, una terrazza da cui il panorama spettacolare ti fa bene al cuore... 
La Ciuita.... e qui sai che hai preso in pieno il mio tallone d'Achille....
Anche di lei ho ricordi di bambina indelebili, perchè l'avevo sempre davanti agli occhi quando stavo a Pieve nella casa dei miei nonni. Lei, così grande e maestosa ha sempre occupato il primo posto nel mio immaginario, quando pensavo alla montagna e ai miei cari nonni, fin da piccola.
Mi ritrovavo a guardarla dalla finestra, come rapita, allora, come adesso. E più la guardo, più mi convinco che non c'è nessuna altro monte che la possa eguagliare nella sua eleganza, bellezza estetica, simmetricità di linee, di forme e di ombre luci che la vestono.
E poi, è arrivato un bel giorno in cui ho realizzato un grande sogno (in cui c'eri anche tu che mi hai accompagnato, ti ricordi?) che è stato quello di salire sulla sua cima (impresa forse un po' troppo affrettata, perchè si è trattato di una toccata e fuga in giornata con il mio rientro a Udine in serata!!!!) Un esperienza bellissima che ricorderò sempre! Per l'atmosfera che ho respirato tra le pieghe di quelle rocce che avevo tanto sognato, per l emozione di posar le mani su di essa e “scalarla”, per il vento che soffiava fortissimo una volta al cospetto di quella croce di vetta, un vento imbizzarrito che sembrava volesse portarmi via! Per quel cielo blu che ricordo ho visto solo poche volte COSI' BLU.
E' successo che poi ci sono ritornata sulla “mia” Civetta, per la seconda volta,   assieme a mio marito Fulvio (ormai definitivamente e pesantemente ammalato di Civetta anche lui senza via di scampo)... e chissà …. si dice che non c'è due senza tre, quindi.... vi lascio immaginare dove sto pensando di andare quest'estate??!!??!!!
Il gigante di roccia che dorme mi ha stregata per sempre. Mi dà emozioni che si sciolgono in lacrime di gioia....


Dopo aver letto tanti libri di montagna, un libro tutto tuo sulla vita e sul tuo legame con la montagna. Avremo ancora l'occasione e il piacere di leggerti in futuro?

Si, è vero, continuo a leggere tanto di montagna. Mi piace un sacco, conoscere storie di gente “forte” che compie imprese alpinistiche, ma anche storie di persone normali che come me, praticano semplice escursionismo o vie ferrate e che sono affascinate da questo grande mondo che è la montagna in genere.
Per quanto riguarda il mio prossimo libro, attualmente sono parecchio impegnata con il lavoro, con le bambine e con varie attività che svolgo nella mia comunità... ma, non è detto che non arrivi la terza ispirazione per scrivere ancora.... come ho detto prima, non c' è due senza tre, per cui....ci riaggiorniamo, intanto, CIAOO!!

2 commenti:

  1. "Mi dà emozioni che si sciolgono in lacrime di gioia..." Che belle parole!

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  2. Sono orgogliosa di te cugi!!
    Mi fai emozionare come sempre anche perchè è cosi anche per me!
    Ale

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