Gilberto Salvatore è salita sulla sua ultima vetta. Storico Presidente del Cai di Livinallongo, curatore di diverse pubblicazioni per escursionisti, arrampicatori e amanti della montagna. Alpinista puro, legato da un forte legame con Fodom e le sue montagne, ideò e curò personalmente la realizzazione della Ferrata delle Trincee sulla catena della Mesola e del Padon e la Ferrata Cesare Piazzetta sul versante bellunese del massiccio del Sella. Oltre a dedicarsi anima e corpo alla manutenzione della sentieristica e dell'attività del Club Alpino Italiano nella piccola sezione di Livinallongo, fu l'ideatore del Bivacco Bontadini sul Padon.
La sua pubblicazione, recente, parla proprio del Col di Lana. Escursioni, storia e note naturalistiche.
Gilberto da tempo non stava bene, il suo problema era legato alla respirazione; proprio lui, l'ultima volta che l'ho incontrato, mi parlò di questo beffardo destino. "Il respiro" mi disse, "proprio ciò che mi ha permesso nella vita di continuare a salire con forza sulle montagne anche di paesi extraeuropei, ora mi tradisce".
Rileggendo la presentazione di un autore sconosciuto ad una sua guida, trovo queste parole:
"Salvatore Gilberto è, psicologicamente, un assurdo, Troppo candido in un mondo di scaltri, troppo sprovveduto in una comunità di praticoni, troppo individualista in una società massificata, troppo privo di personale interesse....
Vive, un pò anarchicamente, la sua montagna in totale libertà. Arrampica di giorno o di notte, d'estete o d'inverno, nelle Dolomiti o nelle Alpi. Apre vie nuove, riscopre sentieri obsoleti, costruisce da solo itinerari attrezzati....
La sua è una genuina passione per la montagna e per le bellezze della natura che lo ha spinto a non voler gustare da solo queste ricchezze ma a guidare anche gli altri a riscoprire se stessi davanti alle difficoltà e alla bellezza della montagna."
foto: Edizioni Ghedina
anche se non lo ho mai conosciuto, doveva essere una persona davvero speciale!
RispondiElimina