lunedì 25 novembre 2013

Catherine Destivelle


Nel seguente elenco sono riportate alcune delle salite più significative di Catherine Destivelle sulle Alpi, molte di esse sono solitarie.
  • Via Couzy-Desmaison - Pic d'Olan - 1976 - 800 m/ED parete nord, Catherine Destivelle aveva sedici anni
  • Via Devies-Gervasutti - Ailefroide Occidentale - 1976 - 1050 m/TD+ parete nord-ovest
  • Diretta Americana - Petit Dru - 1977 - 600 m/ED
  • Via Bonatti - Petit Dru - 1990 - Prima solitaria femminile in quattro ore, 600 m/TD+,A1
  • Via Destivelle - Petit Dru - giugno 1991 - Apertura in solitaria di una nuova via in undici giorni, 800 m/VI,A5
  • Via Heckmair - Eiger - 10 marzo 1992 - Prima solitaria femminile in 17 ore
  • Via Cassin - Grandes Jorasses/Punta Walker - gennaio 1993 - Prima solitaria invernale femminile
  • Via Bonatti - Cervino - febbraio 1994 - Prima solitaria femminile in quattro giorni (e probabile seconda solitaria assoluta)
  • Via Hasse-Brandler - Cima Grande di Lavaredo - 25-26 giugno 1999 - Prima solitaria femminile in due giorni

fonte: Wikipedia

martedì 19 novembre 2013

Vie perse


Particolare del grande pilastro della Su Alto (gruppo del Civetta) crollato il 16 novembre (foto tratta dal libro "Civetta" di Luca Visentini e Mario Crespan - L.Visentini ed. pag.268)

Sono due le vie alpinistiche interessate dal crollo di questa parte di montagna:

1) via Piussi/Anghileri/Molin aperta da Ignazio Piussi, Aldo Anghileri, Alziro Molin, Ernesto Panzeri e Guerrino Carboni dal 15 al 18 agosto 1967. La prima solitaria è stata effettuata il 14 agosto 1991 da Giorgio Anghileri.
"Ho nella memoria solo un susseguirsi continuo di placche, di tetti, di strapiombi; tutto che buttava fuori, tutto da chiodare, tutta da fare una fatica tremenda" (I.Piussi).
I primi salitori hanno usato 225 chiodi, 22 chiodi a pressione e 5 cunei, lasciandone in posto rispettivamente 205 e 22.

2) diedro Livanos Gabriel - Georges Livanos e Robert Gabriel dal 10 al 12 settembre 1951. Prima solitaria Lorenzo Massarotto, 16 e 17 settembre 1982.
"il mio sogno si è realizzato, in tutti i suoi dettagli, una bella parete, con la via pura e diretta, all'arrivo in cima al tramonto..." (G.Livanos). I primi salitori hanno impiegato complessivamente 125 chiodi lasciandone in posto 15.

Informazioni tratte dal libro: CIVETTA di Ivo Rabanser (CAI e TCI)

domenica 17 novembre 2013

Civetta ferita

Ecco alcune immagini della montagna ferita. Ne stanno parlando anche i media a livello nazionale. 
Nessun danno a persone o cose ed è questa la cosa più importante; rimane una grande ferita su una delle pareti di roccia più belle del mondo.




sabato 16 novembre 2013

Crollo sulla Nord Ovest

Un improvviso rumore questo pomeriggio. Alle ore 15:22 si è verificato un crollo a metà della parete della Su Alto nel gruppo del Civetta. Una densa nuvola di fumo si è propagata poi lungo la val Civetta.
Al momento si notano ancora delle colate di materiale.



sabato 9 novembre 2013

Ghiacciaio



riporto testualmente dal sito www.montagna.tv

L’estate 2013 non ha influito pesantemente sullo scioglimento del ghiacciaio della Marmolada. A rivelarlo è il Centro Meteo Italiano che ipotizza addirittura un guadagno in termini di grandezza grazie ad un inverno nevoso e ad un estate non afosa e in ritardo.
Lo scioglimento dei ghiacciai è un problema che affligge numerose zone dell’arco alpino e che peggiora di anno in anno. Quello della Marmolada, il più grande delle Dolomiti, si è dimezzato in poco più di 60 anni passando dai 450 ettari degli anni quaranta ai 200 degli ultimi anni. Secondo quanto pubblicato da Centrometeoitaliano.it, lo scioglimento non sarebbe però stato ingente durante la stagione calda 2013.
Grazie alle abbondanti nevicate della stagione invernale e ad un’estate arrivata in ritardo e con temperature non eccessive, i ghiacci della Regina delle Dolomiti si sono preservati meglio rispetto agli anni precedenti, tanto che potrebbe aver guadagnato qualche metro. Inoltre l’introduzione dei teli geotessili stesi su una superficie di 2500 metri quadrati ha aiutato il ghiacciaio a preservarsi.
L’esperto dell’Arpa Veneto Anselmo Cagnati si è detto molto contento di questa notizia, ma ha immediatamente smorzato i toni dicendo che è prematuro parlare di un’inversione di tendenza. Occorrerebbero infatti molti inverni consecutivi con temperature rigide e abbondanti precipitazioni di carattere nevoso perchè il ghiacciaio della Marmolada e gli altri ghiacciai alpini tornino a crescere.

domenica 3 novembre 2013

Libro

"Il fratello che non sapevo di avere" è il titolo del nuovo libro di Reinhold Messner (scritto da Sandro Filippini, un giornalista sportivo ndr) che racconta la storia tra l'alpinista altoatesino e Walter Bonatti (ed. Mondadori) che si sono incontrati per la prima volta, pensate, solamente nell'anno 2004

Reinhold Messner e Rossana Podestà durante una presentazione del libro (foto G. Soratroi)